La magia sprigionata dalle voci degli strumenti musicali della natura può aiutarci a ristabilire una giusta sintonia con lo spirito della natura e la loro musica rappresentare un ponte che conduce verso “nuovi” orizzonti della consapevolezza in rispetto della vita. Si rivela di estrema importanza prendere coscienza della qualità della vita che stiamo imponendo ai più piccoli e ai giovani, per iniziare a ricreare un ambiente a misura di bambino, a misura d’uomo.
La mostra di oggetti sonori e di strumenti musicali che proponiamo è un’iniziativa importantissima per far conoscere le culture musicali più antiche del mondo e rivalutarle attraverso un percorso creativo e coinvolgente. È un itinerario per esplorare lo straordinario mondo della musica che ha animato la preistoria e la storia dell’uomo prima dell’avvento della meccanica e dell’elettronica, quando ancora l’interazione tra uomo e natura era assoluta. L’esposizione raccoglie e documenta, oggetti sonori provenienti dal regno minerale, vegetale e animale in un percorso da vedere, sentire e suonare.
È un invito a riflettere sulla necessità di riappropriarci di voci e suoni non tecnologici e a riscoprire “l’ecologia della musica”, passaggio obbligato ad un altro percorso, dove i suoni attraverso un emozionante viaggio nel tempo e nello spazio portano alla scoperta di come “suona la spazzatura” e di come il suggestivo mondo degli oggetti sonori possa offrire nuovi sguardi, stimoli e aiuti nei progetti educativi. Riciclo soprattutto inteso come sensibilizzazione che definisce urgenze comuni a cui far fronte: lo spreco di oggetti, la perdita del senso delle cose, l’aumento del numero dei rifiuti, la relazione fra noi e il nostro ambiente. L’arte del riciclo si declina in una dimensione sociale, come stimolo alla creatività e impulso di coscienza critica dell’ambiente in cui viviamo.